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Automazione e stampaggio: quando la tecnologia diventa alleata del processo – Intervista

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Nel settore dello stampaggio a iniezione, l’innovazione non è un’opzione: è una necessità. Tra la crescente richiesta di qualità, la spinta alla personalizzazione e la ricerca di efficienza, l’automazione industriale si conferma uno degli snodi cruciali per la competitività.

In Meccanostampi, lo sguardo è sempre rivolto al futuro: per questo abbiamo chiesto a Paolo Paniz, Process Engineering Manager, di raccontarci come l’automazione stia ridefinendo tempi, metodi e visione del processo produttivo.

Qual è il tuo ruolo all’interno dell’azienda e di cosa ti occupi nello specifico?

“Sono il Responsabile dei processi industriali legati allo stampaggio a iniezione. Il mio lavoro si concentra in particolare sull’individuazione e sull’implementazione di soluzioni tecnologiche che rendano i processi più efficienti, ripetibili e controllabili. 

Mi occupo dello sviluppo di isole robotizzate, della progettazione di mani di presa e dell’integrazione di sistemi automatici nelle fasi di produzione. L’obiettivo è duplice: migliorare le performance produttive e garantire un livello qualitativo sempre più elevato.”

Qual è il valore aggiunto dell’automazione nello stampaggio a iniezione oggi?

“L’automazione rappresenta oggi molto più di una leva per la produttività. È uno strumento fondamentale per garantire ripetibilità, tracciabilità e sicurezza nei processi.

Lavorare con isole robotizzate significa eliminare molte delle variabili legate all’intervento umano, ridurre gli scarti, controllare meglio ogni fase del ciclo e liberare risorse umane da compiti ripetitivi. In questo modo possiamo impiegare le competenze delle persone in attività più strategiche, dove la creatività e l’esperienza fanno la differenza.”

Ci puoi raccontare un esempio concreto di automazione introdotta recentemente?

“Uno dei progetti più interessanti sviluppati di recente è stato la progettazione di una nuova mano di presa realizzata tramite stampa 3D. Questo strumento, completamente customizzato, ci ha permesso di integrare un’operazione secondaria – che prima avveniva in un’area separata – direttamente all’interno dell’isola di stampaggio. 

Il risultato? Un processo più snello, affidabile e veloce, senza passaggi intermedi o movimentazioni inutili. È un esempio perfetto di come l’automazione, se ben progettata, non solo velocizza, ma migliora la qualità complessiva.”

Quanto conta la collaborazione con fornitori esterni nello sviluppo degli impianti?

“Tantissimo. Le soluzioni migliori nascono sempre dalla collaborazione. Noi mettiamo in campo la profonda conoscenza del processo di stampaggio, mentre i partner ci supportano con la loro expertise su robotica, sensoristica, meccatronica e tecnologie di automazione.

Lavorare insieme, in modo aperto e costruttivo, ci consente di sviluppare impianti su misura, davvero pensati per il prodotto finale. Spesso, proprio grazie a questo approccio sinergico, riusciamo ad anticipare le esigenze che ancora il cliente non ha espresso esplicitamente.”

In che modo la stampa 3D supporta l’innovazione nei vostri processi?

“La stampa 3D è uno strumento potentissimo per accelerare l’innovazione. Ci permette di creare prototipi funzionali in tempi rapidissimi, testare soluzioni personalizzate e ridurre i tempi di sviluppo.

Usiamo questa tecnologia soprattutto per realizzare mani di presa, supporti e altri elementi tecnici difficili da standardizzare. Una volta validato il prototipo, possiamo decidere se produrlo in serie oppure mantenerlo per esigenze specifiche. È un alleato perfetto per chi, come noi, lavora su prodotti complessi e vuole restare agile nel cambiare, adattare, migliorare.”

Come vedi l’evoluzione futura dello stampaggio a iniezione nell’ottica di Industria 4.0?

“Il futuro sarà sempre più connesso, predittivo e intelligente. Stiamo già sperimentando soluzioni che permettono il monitoraggio in tempo reale di tutte le variabili di processo, la manutenzione predittiva degli impianti, l’analisi automatica dei dati per prevenire errori e guasti. 

Ma il salto più importante sarà culturale: non basterà raccogliere dati, bisognerà saperli leggere, interpretarli e usarli per prendere decisioni veloci e strategiche. L’Industria 4.0 non è fatta solo di sensori e software: è fatta di persone capaci di far parlare le macchine.”

Tecnologia, competenza, visione

L’industrializzazione in Meccanostampi è un vero e proprio laboratorio di innovazione, dove la tecnologia incontra l’esperienza e la cultura del miglioramento continuo.

Dall’automazione spinta alla stampa 3D, dalle isole robotizzate alla raccolta dati, ogni scelta nasce con uno scopo preciso: rendere il processo produttivo più solido, efficiente e flessibile, in linea con le esigenze dei mercati più esigenti.

Perché l’innovazione, qui, non è mai fine a sé stessa. È un mezzo per garantire qualità, sicurezza e competitività in ogni singolo pezzo stampato.

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