In Meccanostampi la pianificazione non è un’attività accessoria: è il motore che allinea persone, impianti e priorità per rispettare la data di consegna richiesta dal cliente. Per questo abbiamo strutturato in modo integrato la schedulazione delle nostre due BU: “Costruzione Stampi” e “Stampaggio”.
Oggi operiamo con una piattaforma di multi-project management per l’attrezzeria (progettazione, costruzione, collaudo stampi e controllo campionature) e con un sistema avanzato di pianificazione e schedulazione (APS) per i reparti di stampaggio. L’obiettivo è uno: ottimizzare tutte le risorse, tecniche, umane e impiantistiche, e dare ai clienti affidabilità sulle date.
Obiettivi: date affidabili, impianti saturi, capitale circolante sotto controllo
Il nostro traguardo operativo è duplice: rispettare la data di consegna richiesta — anche quando è sfidante — e saturare gli impianti produttivi ottimizzando le risorse disponibili. In parallelo, puntiamo a ridurre i livelli di magazzino, così da limitare il capitale immobilizzato e rendere la catena più snella e reattiva.
Dal 2022 utilizziamo un sistema APS per governare l’intero ciclo: dalle previsioni di vendita e le simulazioni what-if, fino alla schedulazione di dettaglio a capacità finita su presse, attrezzaggi e risorse ausiliarie.
Il punto di partenza: standardizzare i metodi e mettere a fattor comune il know-how
Prima dell’adozione dell’APS abbiamo definito alcuni capisaldi:
- Standardizzare i metodi di lavoro e tracciare il know-how dentro strumenti condivisi (integrazione con l’ERP).
- Ridurre gli applicativi “fatti in casa” non aggiornati, sostituendoli con un’unica fonte dati affidabile.
- Generare piani stabili, massimizzando l’uso delle risorse disponibili.
- Unificare in un unico ufficio pianificazione e schedulazione a capacità finita, per intercettare a monte errori e potenziali colli di bottiglia.
- Pianificare la manutenzione di impianti e stampi, inserendola a calendario senza impatti imprevisti sulla produzione.
L’aspettativa: più efficienza degli impianti, meno tempi di attesa e maggiore capacità produttiva a parità di asset.
La messa a terra: dati solidi, flussi chiari, scenari rapidi
Per rendere efficace l’APS abbiamo lavorato su tre fronti:
1) Dati e integrazioni.
Abbiamo analizzato e codificato i dati essenziali per la pianificazione: stampaggio a iniezione, lavorazioni manuali (interne ed esterne), materiali, tempi di setup, vincoli di attrezzaggio. L’ERP è diventato la fonte primaria con cui l’APS dialoga per importare domanda, giacenze, ordini e anagrafiche.
2) Processo e responsabilità.
Abbiamo ridefinito il flusso di riesame ordine, chiarendo ruoli e tempistiche. L’APS funge da motore propositivo: elabora proposte di produzione e di acquisto coerenti con fabbisogni reali, capacità disponibili e priorità cliente.
3) Simulazione e decisione.
Grazie alle simulazioni “what-if”, i pianificatori valutano in pochi secondi scenari alternativi (urgenze, indisponibilità, variazioni forecast), scegliendo la sequenza che massimizza On-Time Delivery e saturazione delle presse, minimizzando setup e scarti.
Come cambia il quotidiano in reparto
In reparto, la prima differenza che si nota è la chiarezza sulla disponibilità dei materiali. L’integrazione tra ERP e pianificazione avanzata consente di verificare in un attimo giacenze reali e destinazioni agli ordini; di conseguenza l’ufficio acquisti riceve proposte MRP aggiornate ogni giorno, perfettamente allineate ai fabbisogni produttivi. Questo elimina incertezze, accelera le decisioni e riduce i rimbalzi tra uffici.
La stessa trasparenza si riflette sui lead time: avendo una vista unica dei carichi di tutte le presse e degli attrezzaggi necessari, i pianificatori possono confermare date precise ai clienti e seguirne il rispetto lungo tutto il ciclo, con interventi mirati se emergono criticità. I piani diventano più robusti: la gestione puntuale dei messaggi d’azione — anticipi, ripianificazioni, posticipi — ottimizza i calendari di indisponibilità (presse, stampi, risorse) e taglia i tempi morti.
Anche i forecast sono sotto controllo. Le variazioni dei programmi previsionali dei clienti vengono analizzate automaticamente e confrontate con giacenze e piani correnti; il sistema propone azioni concrete per salvaguardare le date di consegna, evitando accumuli inutili o carenze improvvise. In pratica, si passa da una gestione reattiva a una regia preventiva del flusso produttivo.
I risultati: più valore al cliente, più tempo ad alto impatto
Questa evoluzione libera tempo di qualità: i pianificatori non devono più “aggiustare” manualmente i piani e possono concentrarsi su ottimizzazione e miglioramento continuo. Il cliente percepisce subito il beneficio: date valutate con precisione, comunicazione proattiva su eventuali scostamenti e, quando serve, alternative come split o lotti parziali condivise con anticipo.
Sul piano organizzativo, il team lavora con un metodo comune: regole chiare, dati univoci, responsabilità definite. E quando arrivano imprevisti — rotture, urgenze, cambi di mix — la riprogrammazione è rapida e guidata dai dati, mantenendo fermi i due obiettivi: soddisfare il cliente e ottimizzare le risorse.
Perché conta per chi ci sceglie
- Date affidabili anche sulle commesse complesse. La capacità finita rende eseguibile la promessa, non solo stimata.
- Impianti più saturi, magazzini più leggeri. Piani realistici significano meno attese, meno WIP e meno capitale immobilizzato.
- Decisioni basate sui dati. Dalla previsione alla pressa, ogni scelta è tracciabile e misurabile.
La pianificazione avanzata non è solo tecnologia: è disciplina di processo e cultura del dato. È così che trasformiamo piani in consegne, e complessità in affidabilità.
Meccanostampi. Where ideas take shape.



